E’ l’applicazione di contratti collettivi sottoscritti da organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, il requisito indispensabile per il godimento di “benefici normativi e contributivi”, pertanto l’applicazione di contratti sottoscritti da soggetti privi di tale grado di rappresentatività impedisce il godimento di qualsiasi beneficio che l’ordinamento intende riservare a determinate platee di datori di lavoro, ivi compreso l’esonero contributivo già previsto dalle leggi di Stabilità 2015 e 2016. Così risponde il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’ANASFiM con nota 24 maggio 2016 prot. n. 37/0010599.

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