Il convegno «CCNL di riferimento, regolarità contributiva e responsabilità solidale nel settore del marketing operativo», tenutosi il 3 maggio scorso presso la sede di Confesercenti a Roma, ci ha fornito l’occasione ideale per portare all’attenzione pubblica ciò che abbiamo più volte segnalato nel corso di questi anni: “alcune aziende non virtuose del comparto del marketing operativo hanno adottato una contrattazione pirata con retribuzioni più basse e differenze territoriali che reintroducono le gabbie salariali”.[1] Come evidenziato anche da Il Sole 24 Ore: “Abbiamo concorrenti – rimarca con forza il presidente Nicola Augello – che, alla faccia della legislazione vigente, praticano dumping contrattuale ottenendo un costo del lavoro inferiore del 30% rispetto a chi rispetta il CCNL di riferimento”.[2]

La gravità dei fatti perpetrati e le loro ripercussioni economiche sono immediatamente evidenti ad un primo sguardo sul settore nel suo complesso dal momento che “il comparto in Italia conta 90 imprese per un giro d’affari di 500 milioni e 50mila addetti. Il problema è che almeno un terzo di questi ultimi riceve un trattamento al di sotto degli standard del contratto nazionale di riferimento che è quello del terziario distribuzione e servizi, con retribuzioni più basse e addirittura gabbie salariali.” [3] Una criticità pesante che non è più possibile ignorare, soprattutto se si mira a garantire l’equità e la correttezza del sistema. È per questo che A.N.A.S.Fi.M. ha deciso di “procedere a denuncia formale nei confronti di alcune situazioni di illecito”.[4]

Infine è da notare che riconoscimenti rilevanti, riguardo la necessità di una strategia volta ad azzerare queste falle, sono arrivati sia dai sindacati che dal Ministero del Lavoro che “ha indicato strumenti per sanzionare le aziende poco virtuose” [5] e ha approntato “il Dl. 25/2017 che ha introdotto il criterio di responsabilità solidale per i committenti che si rivolgono a imprese di marketing operativo con i lavoratori non in regola.” [6] Ulteriore prova dell’interesse pubblico verso una problematica ormai nota e che necessita interventi rapidi e una presa di posizione da parte di tutti gli attori coinvolti, comprese le aziende che si affidano ai servizi delle agenzie di marketing operativo.

Fonti:

“Gabbie salariali nel marketing operativo”, La Stampa, 06/05/2017
“Marketing sul campo: il dumping contrattuale a rischio cause di lavoro”, di Francesco Prisco, Il Sole 24 Ore, 02/05/2017