ANASFiM – associazione di categoria costituita nel 2008, aderente a CONFESERCENTI, che aggrega le più importanti aziende del marketing operativo (circa 60 imprese che rappresentano per fatturato, adesioni e professionalità, circa 2/3 del mercato italiano) – denuncia la mancata applicazione, da parte di aziende del settore, certamente non virtuose, della contrattazione collettiva nazionale e settoriale che comporta la regolare applicazione di tutele ai lavoratori.

ANASFiM nel 2012 ha sottoscritto – con Fisascat-CISL e Uiltucs – un Accordo quadro nazionale per disciplinare l’inquadramento contrattuale delle figure professionali del “promoter” e del “merchandiser” e nel 2017 – sempre con le medesime organizzazioni sindacali – un nuovo Accordo quadro nazionale riferibile al CCNL Terziario Distribuzione e Servizi Confesercenti. In ragione di tali Accordi sono state regolarizzate le posizioni professionali flessibili del settore ed è stata avviata una normalizzazione e una stabilizzazione degli inquadramenti professionali. Tutto ciò ha avuto il merito di contribuire positivamente agli andamenti del mercato del lavoro in Italia, con un conseguente incremento del costo del lavoro pari a circa il 25% a carico delle imprese associate. In questo contesto di regolarizzazione, alcune aziende del settore non associate ad ANASFiM – per abbattere il costo del lavoro – hanno adottato, con contrattazione pirata, misure di deregulation nel settore a danno dei lavoratori i quali ricevono retribuzioni più basse, con RAL inferiori al 7° livello del CCNL TDS, senza la 14a e con differenze retributive territoriali che reintroducono gabbie salariali. Sebbene il Ministero del Lavoro, con una nota di chiarimento del 24 maggio 2016, abbia indicato che esclusivamente la contrattazione collettiva di ANASFiM-Confesercenti sia quella da prendere in riferimento per il settore, le condotte abusive continuano. Le aziende associate ad ANASFiM – che applicano la contrattazione collettiva ANASFiM-Confesercenti – subiscono una concorrenza sleale anche in ragione della differenza del costo del lavoro che ormai sfiora il 30% e che sta generando una situazione insostenibile.

ANASFiM per promuovere la certezza del diritto denuncia tali situazioni abusive. In occasione di un workshop che si terrà oggi a Roma alle ore 10,00 in Via Nazionale, 60 – Sala Nori – presso la sede di Confesercenti Nazionale, affronterà i temi relativi al “CCNL di riferimento, regolarità contributiva e responsabilità solidale nel settore del marketing operativo”. Esperti del settore ed esponenti del Ministero del Lavoro e degli Enti Ispettivi si confronteranno con le parti sociali, mettendo in evidenza i rischi di una contrattazione pirata volta all’erogazione di trattamenti retributivi e contributivi qualitativamente e quantitativamente inferiori agli standard sindacali che determina il rischio di rivendicazioni e di sanzioni anche per le aziende committenti/appaltanti.

Roma, 3 maggio 2017

Nicola Augello – Presidente ANASFiM

Fonte:
Il Sole 24 Ore, 3 maggio 2017 [download – formato PDF]